Page 30 - IL TASSELLO MANCANTE
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“Il commissario mi ha riferito di aver raccolto la deposizione di
Irene Casati, quella vecchietta un po’ strana e impicciona che
abita vicino a te. Ha dichiarato di averti visto l’altra domenica
all’alba, mentre passeggiava nelle vicinanze, uscire dal tuo box
trascinando un sacco grosso e pesante, che poi hai caricato sulla
tua barca, prendendo il mare subito dopo. Da quel giorno, non ha
più visto né te né la barca e tanto meno Laura. Ti ha accusato
apertamente di aver ucciso la fidanzata e di aver fatto sparire il
suo cadavere in mare… E il commissario sembrava
perfettamente d’accordo con la sua ricostruzione! Infatti ha
dichiarato di aver già fatto partire una richiesta di arresto e di
estradizione nei tuoi confronti, con procedura di urgenza. Non so
come andrà a finire… Irene continua ancor ora a ripetere che tu
e Laura non andavate affatto d’accordo, come tutti credevano.
Afferma che spesso sentiva le tue minacce e le vostre urla fin da
casa sua. Dice che la maltrattavi e la picchiavi… Ma scusa se te
lo chiedo… tu perché sei in arresto a Nizza? Che cosa succede?
Cosa diavolo hai combinato?”
Roberto non credeva alle sue orecchie! Si sentiva morire:
“Senti Antonio… scusa, sono confuso. Sto male, non so più cosa
dire. Non ci capisco più niente. Grazie per quello che stai facendo
per me. Ma adesso torna pure a casa tua. Però ti prego…
permettimi di richiamarti domani. ho bisogno ancora di più del
tuo aiuto… Grazie, grazie ancora”. Roberto si lasciò cadere
pesantemente sulla branda, bianco in volto e sconsolato.
L’avvocato aveva sentito ogni parola… Da persona acuta ed
esperta aveva capito al volo la sua estraneità ai fatti che gli
venivano imputati… Si trattava però di dimostrarli…
Cercò di tranquillizzare Roberto.
“Come le ho detto, stasera studierò attentamente il dossier… ma
ho ancora qualche minuto. Prima di andare devo darle alcuni
chiarimenti, altrimenti credo bene che di tutta questa storia lei
non ci capisca niente. Lei è stato scambiato, non so ancora
quanto intenzionalmente, per un certo Federico Rossetti, un ex-
mercenario che dall’Italia si è trasferito in un’area da sempre
scenario di guerra, nella quale sotto lo pseudonimo de “Er Cobra
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