Page 32 - IL TASSELLO MANCANTE
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Finalmente  trascorse  una  notte  tranquilla.  Più  che  la  lettura,

            aveva  avuto  un  effetto  positivo  l’incontro  con  il  rassicurante
            Perier. Mentre consumava la sua colazione, passatagli dal solito
            secondino,  ormai  con  espressione  quasi  amichevole,  Roberto

            seguiva  incessantemente  il  passare  delle  ore  sul  display  dello
            smartphone, attendendo con impazienza il ritorno dell’avvocato.

            E intanto pensava proprio a lui. Fin dal primo incontro gli era
            parso  evidente  che  si  trattava  di  un  personaggio  preparato  e
            molto in gamba. Com’era finito a fare l’avvocato di ufficio in un

            Carcere?… Pensava che un ruolo così poco ambito fosse riservato
            a giovani alle prime armi o ad anziani mezzi falliti.

            Ma  intanto  le  ore  passavano  e  Perier  non  arrivava.  A
            mezzogiorno  aveva  terminato  il  libro,  e  lui  non  si  era  ancora
            visto. Si interrogava sul possibile motivo del ritardo… non gli era

            sembrato davvero il tipo da trascurare un impegno.
            Ma sì. Doveva solo aspettare… tra l’altro non avrebbe saputo a

            chi chiedere qualcosa. Non vedeva nessuno, a parte il secondino.
            Pazienza…  Roberto  prese  il  secondo  libro…  Un  romanzo  rosa.
            Forse ancor peggio del primo… Ma in mancanza di meglio, iniziò

            a  sfogliarlo,  prima  con  diffidenza  poi  con  curiosità…  non  era
            davvero  il  suo  genere  preferito…  si  chiedeva  come  si  potessero

            scrivere e leggere romanzi così banali e insignificanti…
            Era ormai giunto al termine della lettura quando, a pomeriggio
            inoltrato,  vide  finalmente  aprirsi  la  porta  della  sua  cella  ed

            entrare l’avvocato, raggiante in volto…
            “Un  vero  colpo  di  fortuna,  mio  caro!”  esclamò  a  voce  alta  “Ho

            atteso qualche ora per verificare attentamente la notizia, ma  è
            accaduto qualcosa di inaspettato, che la scagionerà all’istante.”
            Sedette davanti a lui e continuò, scandendo bene le parole:

            “Questa  mattina  un  peschereccio  di  Nizza,  issando  il  pescato  a
            bordo, ha trovato impigliato tra le reti il cadavere di un uomo,

            che secondo il medico legale era in acqua da non più di 24 ore.
            Sono bastate poche verifiche e una attenta analisi per capire che
            si trattava proprio del contrabbandiere scomparso. Era sfuggito

            alla cattura soltanto perché il suo corpo era  rimasto incastrato
            nel  relitto,  che  affondando  lo  aveva  trascinato  sul  fondo.  A



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