Page 39 - IL TASSELLO MANCANTE
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4 – LO SMARRIMENTO DI ROBERTO
Roberto rimase a lungo imbambolato, con il telefono ormai
silenzioso ancora incollato all’orecchio. Spaventato e sconvolto, si
sentiva raggelare il sangue nelle vene… Il suo sguardo si fece
sfuocato… percepiva a malapena il calendario sulla parete di
fronte… Stava svanendo dalla sua mente ogni riferimento…
stava perdendo la voglia di combattere, di andare avanti…
La sua vita fino ad allora era sempre stata serena e tranquilla…
ma erano bastati davvero pochi giorni per trasformarla in un
autentico inferno.
Rassegnato, chiuse infine la linea e infilò il telefonino in una
tasca. Il suo torpore fu scosso dall’arrivo del commissario per
l’interrogatorio. Cercò di scuotersi, di reagire… Valeva la pena
raccontargli anche di quell’ultima telefonata? Di quell’ultimo
incredibile sviluppo? Come avrebbe reagito? Sì… forse era
meglio parlare.
“Quando troveranno il cadavere di Antonio nel mio garage,
verranno anche da me in cerca di risposte… E allora è meglio
che sia io a prevenirli. Non potranno certo incolparmi anche di
questo omicidio!” pensò.
Il commissario sedette davanti a lui, tenendo in mano un
corposo plico con l’intestazione ROBERTO NERI in copertina.
“Allora, eccoci qui. Prima di procedere, chiariamo alcuni punti…
Come le ho già accennato, prima di andare avanti lei può
richiedere la presenza di un difensore. Se decide di rinunciare di
sua volontà, possiamo iniziare subito, altrimenti dovremo
attendere. In ogni caso, se decide di parlare, sappia che tutto
quello che dirà potrà essere usato contro di lei. Mi è fatto anche
obbligo di informarla che lei può avvalersi della facoltà di non
rispondere, ma in tutta franchezza questo non deporrebbe molto
a suo favore…”
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