Page 40 - IL TASSELLO MANCANTE
P. 40
Quest’ultima frase suonava quasi come una minaccia… Ma lui
era comunque deciso a parlare.
“In fin dei conti, sono innocente” pensò “cosa ci rimetto se parlo?
Anzi… quando verificheranno che le mie dichiarazioni sono
veritiere, avrò tutto da guadagnare.”
Decise quindi di rispondere senza indugio ad ogni domanda,
aggiungendo, come perla finale, il contenuto dell’ultima
telefonata con l’amico Antonio… Lo pregò di andare a
controllare… per entrare in casa sua non c’era bisogno di
chiavi… la porta era aperta. E non gli serviva neppure un
mandato, aveva il suo permesso per entrare… anzi, il suo invito!
Gli spiegò che si poteva scendere nel box direttamente dalla
casa, imboccando una scala interna, accanto alla dispensa… e
laggiù avrebbe trovato il cadavere del suo povero amico.
Il commissario lo ascoltò con attenzione. Al termine del suo
racconto, sembrò intenzionato ad accogliere le sue affermazioni.
“Scriva quanto ha dichiarato su questi fogli, con data e firma…”
disse, porgendogli un blocco e una penna “Torno subito”.
Roberto, che sentiva rinascere un filo di speranza e di fiducia,
riempì velocemente due intere pagine, sforzandosi di ricordare
anche eventuali particolari sfuggiti in precedenza.
Quando tornò il commissario, si alzò e gli consegnò i fogli, con un
accenno di sorriso.
Rinaldi li lesse velocemente senza sedersi, annuendo ogni tanto
con il capo. Al termine lo guardò fisso e gli disse:
“Ho deciso di portarla con me al sopralluogo. Mi segua!”
Roberto quasi non credeva alle sue orecchie. Mentre un sorriso si
disegnava sul suo volto, quasi balbettò:
“Grazie… grazie! Sono contentissimo… non vedevo l’ora di
rientrare in casa mia, almeno per qualche minuto”.
Uscirono insieme e si avvicinarono di buon passo alla volante
della Polizia, che li condusse in pochi minuti davanti alla casa, al
limitare della piccola spiaggia sassosa.
Roberto, appena sceso, guardò la casa con un sospiro, come se la
stesse vedendo per la prima volta. Poi, ottenuto con uno sguardo
il tacito consenso del commissario, lo precedette alla porta di
38