Page 36 - Феличе Трояни "Хвост Миноса"
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La traduzione di libri che raccontano vicende storiche gloriose sia per la Repubblica
             Italiana che per la Federazione Russa rappresenta le fondamenta del solido rapporto che
             intercorre tra queste due nazioni. Gesti di disinteressata solidarietà da parte del popolo
             russo nei confronti del popolo italiano e viceversa non sono sporadici avvenimenti di un
             passato ormai lontano ma una costante nella storia delle relazioni fra questi due Paesi.
             Nei momenti più difficili, come anche quelli più recenti che noi stessi ci siamo trovati a
             vivere, ognuno di questi Paesi ha mostrato di poter contare sull’altro a riprova del solido e
             duraturo rapporto che li lega.
                Un legame che non si limita, appunto, all’ambito letterario, con le molteplici traduzioni
             di  manoscritti  che  raccontano  le  vicende  che  legano  questi  due  popoli.  Basti  pensare
             all’arrivo  in  Russia  all’inizio  del  XV  secolo  di  numerosi  architetti  rinascimentali  che
             segnarono  un  nuovo  periodo  nell’architettura  russa.  Si  guardi,  inoltre,  l’esposizione  di
             importanti  opere  italiane  nei  più  prestigiosi  musei  della  Russia,  primo  fra  tutti
             l’Hermitage di San Pietroburgo, in cui possono essere ammirati svariati quadri dei più
             famosi  autori  italiani.  Oltre  ai  tanti  altri  ambiti  in  cui  l’amicizia  italo-russa  trova
             espressione, come quello politico, economico, scientifico, tecnologico, militare, religioso, degna
             di  particolare  menzione  è  la  fruttuosa  collaborazione  accademica  italo-russa  che  ha
             permesso un significativo aumento della presenza di giovani studenti ed insegnanti italiani
             nella Federazione Russa e di loro colleghi russi nella Repubblica Italiana. Questi scambi,
             che  si  stanno  intensificando  sempre  più,  non  possono  che  garantire  un  rafforzamento
             dell’amicizia fra Italia e Russia. In rappresentanza della voce di questi giovani, ritengo che
             la nostra contaminazione culturale sana in quanto reciproca è, in un certo senso, il frutto
             di quel seme rappresentato dalle storie, come quella narrata in questa opera, che hanno
             intrecciato i destini dei nostri popoli e di cui conserviamo preziosa la memoria.
                La memoria, di fatti, si fa più forte quando è condivisa, quando travalica i confini
             nazionali, quando è testimonianza delle vicende che uniscono più popoli. A noi tutti spetta
             l’arduo compito di mantenere vivo il ricordo di questi esempi virtuosi di fratellanza tra i
             popoli.  Una  fratellanza  che  nel  tempo  può  essere  rafforzata  solamente  con  il  continuo
             sforzo e impegno di noi giovani, fieri eredi e gelosi custodi di questi preziosi racconti.



















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