Page 136 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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Voi” (mussi di bove)  ed  “ i funci di porcu” ( funghi a musso
                di porco).
                Per  concludere,  se  un  contadino  dell’interno  vi  dà  del

                “Vossia”,  non  offendetevi,  poiché,  al  contrario,  egli  vi  sta
                omaggiando  in  segno  di  sottomissione.  “Vossia“  sta  esatta-
                mente per Vostra Signoria.


                      ESPRESSIONI CON SIGNIFICATI DIVERSI

                Se il tuo amico siracusano, dopo aver discusso del più e del
                meno,  dice :  “chi dici, scemu?”,  resta sereno perché  ti sta
                semplicemente chiedendo di uscire. Quel “scemu” è l’abbre-
                viazione in vernacolo siracusano della parola “usciamo”, dove

                la “u” si elide ed il dittongo  ia diventa e.
                Se poi, anche, nel mezzo del discorso, parlando ad esempio
                dello strapiombo di una rupe, vi dice: “viri  ca  cari”, vi sta

                semplicemente invitando a stare attenti a non cadere e non che
                state  vedendo  qualcuno  …  defecare  !  Quel  “viri”  sta  per
                “vedi” e quel “ca cari” sta per “che cadi” Nel nostro dialetto
                il più delle volte la lettera “d” ha il suono più dolce della “r”.

                Un simpatico termine preso con molta fantasia dall’inglese è
                “bullu”;  deriva  esattamente  dal  termine  “bull”  che  significa
                …  toro!    Molto  fantasiosamente,  con  l’evento  del  servizio
                postale,  che  prevedeva  l’apposizione  del  timbro  sulla
                busta,  fu semplice paragonare il gesto secco dello stampo in-

                triso d’inchiostro, alla testata di un toro che attacca caricando
                con  le  corna.  Ne  venne  fuori  questo  vocabolo  siciliano

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