Page 112 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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momenti peggiori».
Martina era sempre più spaventata. Avrebbe voluto dirle che
la rivoleva indietro, avrebbe voluto gridare. Però non era più
la bambina che si divertiva a chiedere alla mamma di giocare
al mostro tutto pelo. Non era ancora una donna, ma una ado-
lescente sì. E sentiva che doveva essere coraggiosa, che
doveva essere positiva.
«Mi puoi promettere che non morirai?», domandò.
La mamma sapeva di non poter fare quella promessa. Non era
in grado di salvare molte delle vite che le passavano davanti,
ogni giorno. Non poteva certo prevedere che sarebbe andato
tutto bene. Era un’incognita. Ed era tanto spaventosa, che
l’unico modo per sopravvivere era quello di non pensarci af-
fatto.
«Te lo prometto – disse – te lo prometto».
Era una bugia, ma non aveva alternative.
«Se dovessi morire – l’accusò Martina – io non ti parlerò mai
più, perché saresti solo una bugiarda».
La mamma pensò che non avrebbe potuto parlarle più comun-
que, se fosse morta. Era una affermazione irrazionale, quella.
Ma ciononostante aveva un senso. Marti voleva inchiodarla a
quell’impegno, per assicurarsi che non lo avrebbe tradito, che
sarebbe tornata.
«Stai tranquilla – rispose – non intendo correre il rischio di
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