Page 137 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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mente ogni cosa.
          Non toccò cibo, anche se aveva un discreto appetito. Chiese di
          poter  parlare  con  il  cappellano,  nonostante  fosse  da  tempo

          convinta che il paradiso non esistesse, come l’inferno. E fece
          sapere che desiderava vedere il figlio,  attraverso una video-
          chiamata.

          Arrivò  tutta  la  corte.  Figlio,  nuora  e  nipote.  Lui  era  tutto
          grigio, come sempre, con due occhi annacquati e distratti. Lei
          si era messa un vestito che probabilmente riteneva elegante,
          ma sembrava un vecchio dipinto mal riuscito. Il ragazzo non
          smetteva di messaggiare al cellulare, annoiato da quella visita
          che non avrebbe desiderato fare.

          «Sarò  breve  –  disse  Elvira,  sforzandosi  di  parlare  a  voce
          bassa, roca, quasi sofferente – credo che siamo arrivati all’ul-

          timo atto.
          Per questo vi ho voluti vedere tutti…».

          La scenetta si consumò in pochi minuti.

          I tre se ne andarono, come erano arrivati. O meglio, molto più
          leggeri e speranzosi. Ed Elvira, raccolte le forze, si preparò a
          mettersi in viaggio.

          Aveva preparato un cestino con un bel po’ di cibo, ben riposto
          fra i tovaglioli. Aveva messo dentro anche le posate, e qual-
          che bottiglietta d’acqua.

          Si era tenuta nel comodino una tuta nuova, comoda e calda,


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