Page 140 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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in un isolamento volontario, della durata di qualche settimana.
E se non fosse bastato, sarebbe rimasta anche qualche mese, o
qualche anno.
«Vedremo quanto mi sarà concesso – pensava – magari
saranno ancora degli anni, mai dire mai». Non aveva più
catene, non aveva più identità, nessuno l’avrebbe cercata. Po-
teva finalmente vivere la sua vita. E non era affatto sola. Per-
ché Fred era felice, entusiasta, al suo fianco. Ed era davvero
l’unico essere al mondo che desiderava come compagno di
viaggio.
Il viaggio, sì, sarebbe stato senz’altro l’ultimo, perché quella
era la sua decisione. Solo che non era quello tanto agognato
dalla nuora, che l’avrebbe voluta al camposanto. Mentre at-
traversavano chilometri e chilometri, allegri e spensierati,
pensava alla delusione che avrebbero provato i suoi «cari»,
non trovandola più alla clinica. «Chissà come esulteranno,
non vedendomi, pensando che io sia stata già ridotta in cenere
– rideva – e chissà come rimarranno di sasso, scoprendo che
me ne sono andata, e che nessuno potrà pretendere di sapere
dove, in nome del mio diritto alla privacy». Per maggiore ga-
ranzia, aveva mentito con tutti, sulla sua destinazione. Anche
con l’infermiera.
Per non averli sulla coscienza, aveva lasciato un po’ di soldi
al figlio, perché ne disponesse come voleva. Non altro. Sa-
peva di aver già fatto fin troppo, per loro. Non desiderava
nemmeno che ricordassero il suo nome.
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