Page 197 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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anche buoni.
          «Buonissimi»,  raccontava,  entusiasta.  E  la  moglie  rideva:
          «Certo, hanno il sapore della vita…».

          «Bisogna che mi faccia dare le ricette…»

          «Come no! Se ti riprovi a criticare un mio piatto, ti giuro, con
          tutta la cura che ci metto…».

          «Ma  se  detesti  cucinare,  tanto  che  segui  i  tutorial  sul  tele-
          fonino, anche per fare due spaghetti…».

          È strano, come gli stessi argomenti, gli stessi piccoli e inutili
          rilievi, possano scivolare via o ferire nel profondo, a seconda
          di come sono affrontati. Avevano litigato per anni, perché lui
          si lamentava di tutto, nella gestione della casa, e lei gli rinfac-
          ciava i sacrifici fatti per accudire e crescere i suoi figli.

          Gli  stessi  bambini  diventavano  “miei”  o  “tuoi”,  a  seconda

          delle convenienze. E il clima era talmente teso, che qualsiasi
          discussione degenerava in lite.
          Ora no. Parlavano per ore di progetti futuri, di nuovi sogni.
          Nelle  loro  vene  scorreva  un’energia  impensabile,  prima.  Il

          terrore  di  perdersi  aveva  fatto  un  miracolo,  almeno  così
          pareva. Il loro amore si era risvegliato. Era tutto diverso, tutto
          bello.  «Almeno  finché  non  saremo  ritornati  sotto  lo  stesso
          tetto – diceva lei, per provocarlo – e non dovremo ricominci-
          are a sopportarti…». E lui le rispondeva a tono: «Vedi di lib-

          erarti in fretta dell’amante, perché fra poco torno a casa e non


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