Page 202 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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Bohème di Puccini.
                Era  rimasto  colpito,  Rudy,  dalla  dolcezza  che  traspariva,  a
                distanza di così tanti anni, dalla descrizione di quella donna,

                così tanto amata.
                «L’unica cosa che mi manca, ora, qui – aveva sussurrato l’an-

                ziano – è la sua fotografia. Vorrei andare da lei. Ero svenuto,
                quando mi hanno preso, a casa, altrimenti non mi sarei mai
                lasciato portare via. Io ho bisogno di parlare con lei. Di stare
                insieme. Mi manca la fotografia. Avremmo tanto desiderato
                dei bambini, ma non facemmo in tempo. La raggiungerò da
                solo. E lei mi abbraccerà, perché già sa che non l’ho mai tra-
                dita».

                «Non  è  un  tradimento  –  pensò  Rudy  –  risposarsi  dopo  la
                morte della propria moglie». Ma non lo disse. Non voleva tur-

                bare  la  serenità  assoluta  di  quell’uomo,  in  attesa  di  raggi-
                ungere la sua Mimì. «Piuttosto – gli chiese – dov’è che tiene
                la sua fotografia?».

                «In casa – disse l’anziano – sotto una piantina bonsai. Non ero
                capace,  sa,  a  potarlo,  all’inizio.  Ero  un  disastro.  Teresina
                avrebbe riso tanto, lei era bravissima, a coltivare fiori. Allora
                ho preso la sua unica fotografia, l’ho sigillata in una bustina di
                plastica, per proteggerla, e l’ho messa sotto il vaso di terra-

                cotta. E da lì, lei ha iniziato a sistemare la pianta, facendola
                diventare bellissima, come solo lei può».
                Rudy  era  contrariato.  Un  po’  provava  tenerezza,  un  po’


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