Page 144 - Lezioni di Mitologia;
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               nelYarcadico sembra contradirsi, dicendo che da Te-
               meno fu educata. Ole antichissimo poeta,      attribuì
               questa gloria alle Ore:   Ovidio  nelle Metamorfosi
               alle figlie dell'Oceano; e questa opinione si avvicina
               a quella di Omero, ove Giunone andando a visitare
               Teti, l'Oceano dice che   nelle loro  case già fu da
               essi beatamente nutrita. In questa diversità di nu-
               trici e di patria, la fortuna  della dea a quella di
               Giove rassomiglia.
                 È inutile  il ripetervi a quale   inganno   dovesse
               Giunone   il divenir moglie del proprio fratello: ag-
               giungerò   solamente che vi alludevano gli Argivi,
               onorando un simulacro     di  lei assiso  sul  trono, e
               collo scettro su cui posava  il cuculo, ministro della
               frode amorosa.
                  I  figli più illustri  della  diva sono Marte, Vul-
               cano ed Ebe:    i più oscuri, Arge,  lUitia e le Pre-
               ghiere. A ninna    fra  le immortali piacquero mag-
               giormente   i  litigii, ed a dritto, dissero  i poeti, par-
               torì Marte, supremo    danno, e cagione perenne di
               lacrime al genere umano. Gran scusa alla collera
               di Giunone erano    i continui furti di Giove;  i quali
               sempre ingiustamente     puniva  nelle donne deluse,
               nei  figli innocenti,  e nelle intere nazioni presso le
               quali erano nati. Ercole, più felice, quantunque eser-
               citato in mille imprese dall'odio della matrigna, fu
               debitore dell'immortalità all'inimicizia famosa. Fa-
                voleggiarono  gli antichi che lo sdegno   di Giunone
                andasse tant' oltre  che fuggitasi  nella Eubea, non
                poteva dal suo ritiro toglierla veruna promessa del
                ravveduto marito. Il consiglio di Giove non trovava
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