Page 23 - Lezioni di Mitologia;
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             Mancherei    allo scopo del mio istituto  se, esau-
           rite  le favole teologiche ed istoriche, tralasciassi di
           parlarvi delle divinità adorate da quelle nazioni che
           barbare furono dai Greci e dai Romani chiamate:
           onde ne tesserò l'istoria, ne spiegherò gli attributi,
           ma brevemente;    perchè  il loro  culto,  le loro im-
           prese poco illustrate sono dai monumenti degli ar-
           tefici, dai versi dei poeti. A questo breve   trattato
           sugli Dei dei barbari succederanno     molte Lezioni
           sull'allegoria, delle quali non posso, quanto bisogna,
           raccomandarvi l'importanza. Basterà dirvi che   il ce-
           lebre Winkelman, tanto benemerito delle arti belle,
           ha scritto su questo soggetto un'operetta, che per
           l'utilità quasi gareggia colla famosa istoria dell'arte
           del disegno.  I lumi  di tanto scrittore diminuiranno
           le difficoltà delle  nostre  ricerche:  egli v'indicherà
           le figure allegoriche, delle quali negli  scritti degli
           antichi  si  parla, e che tuttora  si vedono  nei loro
           monumenti.   Difficile è l'arte di esprimere  le idee
           col mezzo delle immagini, in che consiste l'allego-
           ria, la quale vedrete che, per esser vera, dee con-
           tenere con chiarezza le qualità   distinte della cosa
           indicata.
             Imparata che avrete dagli antichi la diffidi    pit-
           tura del  pensiero, agevolmente vi   si presenterà  il
           modo  di ritrarre con simboli   semplici e chiari gli
           esseri astratti, come la Virtù,  la Costanza, la Ra-
           gione, e mille altre divinità della Morale, che nel
           segreto del loro cuore più che   i falsi numi adorate
           furono dai  filosofi  dell'antichità, che meno di noi
           le nominavano, ma     più n'erano  fedeli ai venerati
           precetti
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