Page 24 - Lezioni di Mitologia;
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Vorrei nel prospetto di queste Lezioni aver po-
tuto imitare l'architetto, che colla facciata dell'edi-
fizio ne raccomanda i più segreti divisamenti, e co-
stringe a percorrerlo l'attonito pellegrino che di esso
ha piena la vista. Ma se la conoscenza delle mie
forze mi vieta così care speranze, io confido che,
me dimenticando, rivolgerete la mente alla dignità
dell'impresa, e agli scritti di quei grandi dei quali
le idee possono farsi vostre; giacché i concetti della
mente dirigono la mano di coloro che nati sono
alla gloria dell'arte. Michelangelo, leggendo gli alti
versi di quel magnanimo suo concittadino, che sde-
gnando trattare argomento mortale, dagli abissi si
alzò sino al cielo, sentiva farsi maggiore, e più ter-
ribili nasceano dalle mani animose le immagini della
gente perduta.
E voi pure vi esalterete in voi stessi, udendo i
versi immortali di quei sommi intelletti che trion-
fano di tanti secoli, e dei quali la fama durerà
quanto il mondo. Voi eccita la lode, nutre l'emu-
lazione; a voi la patria raccomanda la gloria delle
arti, sacra eredità dei nostri maggiori. Comandate
ai nemici del nome Italiano l'invidia e l'ammira-
zione, per cui disperino di emularci, conoscendo
che il genio non può mai coll'armi acquistarsi. Ma
che!.... Non sono io in questo recinto che è consa-
crato a presentare alla pubblica ammirazione le
opere della vostra mano? Non mi stanno sugli oc-
chi le promesse del vostro ingegno, e l'altezza delle
comuni speranze?