Page 26 - Lezioni di Mitologia;
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vero Oen, insegnava che già tutte le cose erano
possedute dall'acque, dalle tenebre, e che in queste
erano chiusi uomini ed animali mostruosi, simili a
quelli che erano ritratti nel tempio di Belo da Ero-
doto descritto. Omorca, che signoreggiava l'uni-
verso, narra lo stesso, fu da Belo divisa in due
parti: con una di queste formò la terra, coli' altra
il cielo, uccise tutti i mostri ed ordinò l'universo.
Avendo distrutti gli animali che non tolleravano
la luce, s'accorse essere il mondo deserto, impose
a un nume di troncargli la testa, e col sangue che
dalla^ piaga scorreva formarne gli animali e l'uomo
Quindi fece le stelle e i pianeti, dando compimento
alla creazione.
Non so se questa serie di assurdità sia un'alte-
razione della Genesi di Mosè; che io non sono né
curioso né ardito per investigarlo. Aggiungerò so-
lamente che questo Belo ordinatore della materie
non é probabilmente che il sole, poiché in un mo-
numento riportato dal Begero si vede sedente collo
scettro nella destra, colla corona raggiante sul capo,
e con due segni dello zodiaco, il sagittario ed i pe-
sci. Né meno assurde erano le opinioni dei Fenicj,
come si rileva da Eusebio, che ci ha conservato
un frammento di Sanconiatone, che forse egli trasse
da Filone, traduttore delle opere di questo antichis-
simo sacerdote.
Il principio dell'universo, secondo esso, era uno
spirito di aere oscuro, ed un turbato caos di folte
tenebre ingombro. Ciò per molti secoli fu infinito:
ma lo spirito s'innamorò dei suoi principj, si mi-