Page 28 - Lezioni di Mitologia;
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sieme confuse. Separatesi, il mondo si ordinò come
al presente si scorge. L'aria cominciò a moversi
costantemente; il foco, alzandosi al cielo, per sua
natura produsse il rapido circolare moto del sole
e dell'altre stelle. Il fango, unito alla materia umida,
cadde a terra vinto dal proprio peso, e si accumulò
tutto in un luogo, dove essendo agitato da conti-
nuo moto, le parti acquee si separarono dalle solide,
onde si formarono il mare e la terra. Questa in
principio era molle; ma riscaldata dai raggi solari
cominciò a fermentare.
Essendo giunta la fermentazione alla perfetta sua
maturità, ed essendosi le membrane onde era in-
volta affatto seccate, si aprirono, e balzarono fuori
tutte le famiglie degli animali onde è popolata la
terra. Quelle che avevano ricevuto maggior grado
di calore divennero volatili; quelle che in loro ave-
vano più terra, furono rettili ed animali terrestri;
quelle nella di cui generazione preponderò l'acqua,
balzarono come pesci nell'elemento che loro conve-
niva. Col progresso del tempo la terra, inaridita
dal sole e dai venti, perde il potere di produrre
animali, che quindi moltiplicarono col mezzo della
generazione. ^
Se questa cosmogonia fosse la sola degli Egi-
ziani, ninno potrebbe scusargli dall'ateismo, poiché
di alcuna divinità nell'esposta cosmogonia non si
favella, ed è il sole l'artefice e l'eccitatore dell'u-
niverso. Parve altrimenti al dottissimo Cudworth,
che mostrò le contradizioni di Eusebio di Cesarea.
Non è del nostro istituto il comporre sì ardua lite :