Page 396 - Lezioni di Mitologia;
P. 396
,
384
Salda tenaglia, e colla destra inalza
Pesante mole di martel, che cala
Con grossi colpi : il docile metallo
Cede alla man che lo governa, e '1 segna
D'orme diverse, e a suo piacer l'informa.
E pria le cure del gran mastro alletta
Non più visto lavor d'immenso scudo
Di tempra impenetrabile, e più d'arte
Che di materia prezioso: il cinge
D'oro fiammante un triplicato giro
;
Cinque pur d'oro sovrapposte falde
Ne fanno il corpo ; ma '1 più nobil fregio
È quel che tutto lo figura e veste
Di sculti gruppi e svariate forme
Sceltissimo vaghissimo contrasto,
Che il guardo inebria ed il pensiero arresta.
Qui terra e mare, e degli aerei campi
Vedi l'azzurra volta ; il Sole eterno
Re della luce, e i candidetti rai
Della notturna amica diva, e gli astri
Del Cielo splendidissima ghirlanda
L'Iadi piovose, e a' naviganti amiche
Le vaghe Pleadi, ed Orióne armato,
L'Orsa che intorno a se lenta s'avvolge
E guarda al cacciator, l'Orsa che sola
Sdegna lavarsi d'Oceàn ne' gorghi.
Poi due cittadi, che in sembianze opposte
Stavansi a fronte, effigiò : nell'una
Pace fiorisce, e doppio ofi're allo sguardo
Di pace aspetto ; ivi conviti e fèste
Scorgi e letizia ; leggiadretta sposa