Page 402 - Lezioni di Mitologia;
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                    Qui giovinotti e graziose vergini
                    Palma a palma stringendo un ballo intessono.
                    Quelle in gonne di    lin sottile e candido,
                    Che scosse all'aura vagamente ondeggiano,
                    Questi in farsetti assettatucci e  liscii
                    Per tinta d'olio dilicato e splendido.
                    Vaghe ghirlande a quelle     il crine infiorano
                    Coltella a questi di dorato manico
                    In guaine d'argento   a' fianchi pendono.
                    Stretti uno  all'altro a carolar poi mettonsi
                    Rapidamente in circolo volubile
                    Seguendosi, fuggendosi, qual fervida
                    Ruota che sopra sé corre e s'avvoltola.
                    Ecco poi d'improvviso    il cerchio fendesi,
                    Ed in più gruppi    il coro sblazzevole
                    S'aggira e mesce, e   si congiunge e spartesi

                    Con giri alterni, e braccia a braccia intrecciansi :
                    Ma due nel mezzo saltatori agevoli
                    Or col capo, or col pie la terra appuntano
                    Con rapida vicenda   ;  il canto inanima
                    E dà norma alla danza     ; applaude  il popolo
                    Meravigliando, e fa tripudio e giolito.
                    Alfin dell'ampio scudo   il lembo estremo
                    La vasta possa d'Oceàn corona
                    Con le curve spumose onde d'argento.
                    Compita è la grand' opra,    e non vi manca
                    La fiammante lorica, e    i rilucenti
                    Schinieri, e l'elmo e  'ì gran cimier, che vibra
                    Dorati lampi, e in fulgid'oro ondeggia.    »
                                   Ilìade, Canto xviii,  v. 526 e segg.
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