Page 469 - Lezioni di Mitologia;
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Le ferree porte, crolla i muri, in lievi
Studii ora stanca, depon l'asta, all'elmo
Ingentilir con nuovi serti insegna.
La ferrea cima lussureggia, e fugge
L'orror di Marte, e la placata cresta
Tien Primavera. Coi sagaci cani
Colei che scorre del Partenio i boschi
Or sprezza i cori, e di frenar con vago
Serto del crin la libertà non sdegna.
Ecco ch'in mezzo dei virginei scherzi
Mugge cupo fragor, le torri ondeggiano,
Crollano le città: cagione ascosa
Move il dubbio tumulto, e nota è solo
A Citerea che spaventata gode.
Cerca una strada fra l'opaca terra
11 re dell'ombre coi destrier pesanti:
Encelado gemente opprime, e solca
L'immense membra con le ferree rote.
Già nuovo peso alla cervice è Dite:
Moversi tenta, e cogli stanchi serpi
L'asse trattiene: lo zulfureo tergo
Segnano l'orme del fumante giro.
Come occulto guerrier cerca la strada
Dentro le fosse di scavato campo
Onde il sicuro oste sorprenda, e vinca
Le rocche dagli assalti invan difese.
Tal con erranti briglie il terzo erede
Di Saturno ricerca ove l'uscita
Sia del mondo fraterno: era ogni via
Chiusa, e duro contrasto eran le rupi.
Sdegnato, i sassi collo scettro immenso
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