Page 582 - Lezioni di Mitologia;
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              zione  ; vicino ad  esso  è un' asina che mangia la
              corda. Ocno era un uomo faticante    '. ma la sua mo-
              glie dissipava  i frutti delle fatiche del marito  ; ciò
              ha rappresentato Polignoto sotto questo emblema.
              Fare la corda d^Ocno era un proverbio in Ionia per
              indicare fatica inutile.
                Tizio non è rappresentato nei tormenti ma col
                                                          ,
              corpo arido dai patimenti  ; non è che un'ombra ap-
              pena visibile.
                Quindi   è Arianna seduta sopra uno      scoglio  , e
              guarda la sorella di lei Fedra sospesa ad una corda
              che tiene con due mani.    Questa   disposizione  pre-
              senta  con  orror minore   la funesta avventura     di
              Fedra.
                Questo esempio dato dagli antichi ne insegna ad
              evitare nelle pitture  gli spettacoli dispiacenti, ed a
              rammentarli allo spirito con delle cose che equival-
              gono. Un tal compenso, dice Caylus, mi sorprende
              dalla parte di un artista così antico.
                Al di sopra di Fedra, Glori è giacente     sulle  gi-
              nocchia  di  Tia.  Elleno  si erano vicendevolmente
              amate in vita.  Glori era di Orcomene in Beozia
              e sposò Neleo figlio di Nettuno. Tia ebbe commer-
              cio con Nettuno stesso. Accanto a Tia si vede Procri
              figlia di Eretteo, e dopo essa Glimene che le volge
              le spalle. L'istoria rende ragione  di  questa  attitu-
              dine. L'avventura di Procri    è nota. Dopo    la sua
              morte Gefalo sposò Glimene figlia di Minia e n'ebbe
              Ifìclo. In un piano più da lungi     si vede Megara
              tebana. Ercole privato dei figli che da essa aveva
              avuti, la repudiò come una sposa      disgraziata. Al
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