Page 637 - Lezioni di Mitologia;
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          Il simulacro però posto nel    senato fu occasione
       di scandalo, posciachè lo stesso imperatore, dando-
        gli  il significato della Gentilità,  gli fece  sacrifizii.
       Da questo fatto   di Costantino forse ne venne che
       molti imperatori   cristiani  in avvenire credendo la
       Vittoria un simbolo non più superstizioso, durarono
       un pezzo a effigiarla   nelle medaglie  , perchè  ,  se-
       condo credono    gli  eruditi, questa Fortuna  si asso-
       migliava principalmente a una Vittoria. L'unirono
       per lo più però con la Croce, o altri segni, per le-
       varle ogni superstizione,   e distinguerla  dalla  Vit-
       toria, che  i Gentili in Roma e con tanta cura con-
       servavano nel Senato, avendola, dopo la morte di
        Costanzo, che l'avea fatta levare, rimessa,    e  rite-
       nendola ancora sotto Valentiniano    il Giovine, come
        si vede dalla relazione di Simmaco, e da Sant'Am-
        brogio, e da Prudenzio che ne scrissero contro.
          La Fortuna    felice in una medaglia di Giulia Pia
        è fatta con un putto avanti, con   il cornucopio, con
        un timone e un globo.
          Fortuna   si chiamavano   tutti  i Genii delle città.
          La Fortuna, dice Winkelmann tiene un timone
        in una mano, e nell'altra   il corno dell'abbondanza.
        11 timone indica  le ricchezze che dà   il commercio
        marittimo. E noto che    gli antichi staccavano  il  ti-
        mone dai loro navigli, e lo sospendevano     al fumo
        nell'avvicinarsi dell'autunno, quando  il mare comin-
        ciava a minacciare burrasca:    il rimettere  il timone

        alla nave annunziava primavera. Però Esiodo dice :
        Se Pandora non    fosse venuta  ,  il timone sarebbe
        rimasto  al fumo  ,  la fatica  dei bovi  sarebbe  per-
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