Page 669 - Lezioni di Mitologia;
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suole essere assai attamente la cetra : una cioè
quella della lirica sacra ed eroica, l'altra quella
della lirica molle e amorosa.
» Quale dunque delle due Muse liriche sarà la
nostra, che sedendo come le altre sulla rupe del
Parnaso, vestita della tunica a mezze maniche, co-
ronata di alloro, calzata di quel genere di scarpe
che abbiamo ravvisate per le antiche alute , col
plettro che ha nella destra, va destando i concenti
dell'armoniosa sua lira ? La credo Tersicore per la
somiglianza appunto di questo musicale istrumento
con quello che ha la Tersicore dei begli intonachi
Ercolanensi, dove è sotto scritta la Epigrafe Ter-
sicore la Lira.
» A dir vero si vede in questa Lira la testug-
gine che ne forma il corpo , secondo l' invenzione
di Mercurio, descritta diffusamente nell'Inno Ome-
rico; e due corna di capra ne formano le braccia,
che perciò si trovano spesso appellate corna della
cetra. Tale appunto è la Lira di Tersicore nell'ac-
cennate pitture.
» Il nome di Tersicore, che vale dilettante della
danza, non sembra avere un immediato rapporto
alla lirica, quando non si rifletta che le canzoni
liriche furono primitivamente composte per essere
cantate danzando, particolarmente intorno all' are
dei numi. L'impronta di questa origine si trova an-
cora nelle greche canzoni, e singolarmente in quelle
di Pindaro divise in strofe, antistrofe ed epodo. Le
due prime parole derivano dal Greco ?/5i?w, volgere^
ed allude alla maniera di girare da destra a sini-
NiccoLiNi. Lez. di M'd. ecc. 83