Page 688 - Lezioni di Mitologia;
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ufficio dalla sorella Antigone, essendo per questa
effetto uscita di notte fuori del recinto delle mura,
contro l'editto fatto da Creonte, che nessuno osasse
di seppellirlo nella terra che egli avea tentato di
render serva. Ecco ciò eh' è nel piano. Morti sopra
morti, cavalli accanto ai loro signori, e fango ira-
bevuto di sangue e sudore , del quale la crudele
Bellona tanto si compiace. Sotto la muraglia giac-
ciono distesi i corpi dei capitani , grandi invero e
membruti più che il comune degli uomini ma Ca-
:
paneo è pari a un gigante. Quanto a Polinice, an-
anch' esso è di grande statura , ed in ciò a loro
eguale. Antigone ne ha inalzato il corpo, il quale
ella seppellisce aggiungendolo alla tomba di Eteo-
cle, cercando con questo di riconciliare i due fratelli.
Ma che diremo noi dell'artifizio di questa pittura?
Poiché la luna sparge non so qual debol luce non
ancora abbastanza fedele alla vista ; e l' infelice
principessa, piena di orrore e di spavento, vorrebbe
lamentarsi s'ella ardisse, abbracciando il caro fra-
tello colle sue forti e robuste braccia. Ella rattiene
non ostante le sue lacrime avendo paura di quelli
che sono in sentinella. E quantunque ella desideri
di guardare in qua e in là all' intorno , tien pur
l'occhio attentamente fisso su Polinice piegando il
ginocchio in terra.
Ecco un tronco di melagrano nato nell'istante
da se , il quale si dice esser stato piantato dalle
Furie sul loro sepolcro, e se voi ne strappate il
frutto scorrerà il sangue. Né minore . meraviglia
desta il fuoco della pira , il quale essendo acceso