Page 709 - Lezioni di Mitologia;
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ad Esculapio un uomo barbato vestito di pallio ^
<ìhe rende grazie al Nume con un ginocchio a terra
e le mani alzate. I due Numi si riconoscono ai loro
simboli ; lo scultore , perchè non sembrasse pre-
ghiera ciò eh' è ringraziamento, ha introdotte ap-
presso Esculapio le Grazie, una rivolta di schiena,
e l'altre due di fronte, e tutte nude, in quella guisa
appunto che tante statue , bassirilievi , gemme e
pitture ce le rappresentano. I loro capelli sono leg-
giadramente rannodati e stretti da nastri, né altro
ornamento hanno sul capo. Le mani delle due
estreme sono corrose dal tempo , né conservano i
consueti attributi del ramoscello e delle spiche di
grano. Pensa a ragione Visconti che sia una tavola
votiva offerta da un convalescente al dio della Me-
dicina, fondato sull'analogia che colla gratitudine
hanno le dee. E a questa , soggiunge, alludono le
tre Grazie scolpite in un bassorilievo Capitolino ,
•l'unione delle quali coi fonti e colle Naiadi, al cui
onore è dedicato il monumento, non era stato finora
dilucidato. Né altra relazione hanno le tre Grazie
posate sulla patera , che ha in mano Gi anone in
una medaglia inedita di Faustina minore della
Collezione Albani , offerta forse alla dea per rin-
graziamento della fecondità di quell'Augusta.
Eccovi due altre pitture antiche da Filostrato
descritte.
AIACE LOCRENSE.
— Questi scogli che s'avanzano sopra il mare,
ohe loro intorno spuma , questo guerriero magna-
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