Page 747 - Lezioni di Mitologia;
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tempio degli Dei, e vedere Andromeda, Perseo, la
sua testa di Medusa e la sua scimitarra, e le forme
orribili della balena. — Così parlava l' Invidia ge-
losa dei destini di Semele , che la chiamavano al
cielo col suo fiolio. Giunone medita nell' istante
uno stratagemma per vendicarsi di questa nuova
amante. Ella s'indirizza alla dea della Furberia,
che errava sulle montagne di Creta sua casa : le
racconta i suoi dispiaceri e i suoi timori : ella le
dice di temer che Giove non finisca per bandirla
dal cielo , e ne faccia Semele la regina. Ella la
prega di prestarle il suo magico cinto affinchè ella
possa con questo richiamare nell'Olimpo Marte suo
figlio, che se n' è esiliato. La dea della Furberia ,
ingannata ella stessa da Giunone, le accorda la di-
manda. Armata di questo cinto, Giunone va nelle
stanze di Semele nelle sembianze della vecchia nu-
trice dì Europa e di Cadmo. Finge d'intenerirsi
sulla sorte della giovine principessa, il di cui onore
è pubblicamente attaccato. La interroga qual è il
mortale, o il dio che ha avuto i suoi primi favori.
Dopo molte dimando la persuade che, se lo crede
Giove , lo inviti a venire da lei in tutto lo splen-
dore della sua gloria, ed armato del suo fulmine ;
questo è il solo mezzo di assicurarsene. La giovine
principessa accecata dall'ambizione, dimanda al suo
amante questo contrassegno distinto della sua te-
nerezza. Ella vuole che si mostri a lei come a
Giunone quando con essa il letto divide. Io non
vi ho ancora veduto, le dice, nelle forme maestose
di un Dio. Giove si affligge di questa dimanda in-