Page 830 - Lezioni di Mitologia;
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nella città loro. Questo era l'uffìzio delle Menadi :
sciorsi le bende crinali, sparger la chioma ai ven-
ti, come Virgilio canta di Amata, levar alto le fiac-
cole e il grido, urlando Ev>oe, ovvero Viva Bacco.
Alle voci congiungevano strepitoso suono dei tim-
pani, dei cimbali, dei flauti, dei corni, che accom-
pagnavano con movimenti della persona violenti e
fanatici, non misurati con legge alcuna: scotimenti
di capo, stralunamenti di occhi, vibramenti di tutto
il corpo, quali si veggono negli uccelli detti codi-
tremole sacri a Bacco, e dipinti nei vasi. Ci scor-
gerete ancora preparate al nutrimento crude carni,
serpenti attorti intorno alla vita, o cinti al capo.
Questi eccessi però di furore, per cui sappiamo che
i serpenti si facean mansuefare, non sono ovvii nei
vasi d'Italia, ove tra i cori di più trasporto la
stessa scompigliatura dei cappelli di rado si vede
nelle Baccanti.
Le Tie sono introdotte furibonde a par delle Me-
nadi presso Virgilio nel iv AeVC Eneide, e Stazio
nel IV della Tehaide : ma le Baccanti non credo
che tutte fossero egualmente Tie, tenute solo, se
non erro, nel grado di sacerdotesse.
Catullo par distinguere i Baccanti dagli Orgeu-
sti, poiché dopo aver descritti i primi, dicendo, scor-
revano in qua e in là con mente -furiosa, più par-
ticolarmente dice dei secondi, celebravano oscure
Orgie, misteri di Bacco nelle cave ciste. Quelli
che considerar vogliono le Tiadi come Baccanti ne
deducono il nome da >Jw, infurio : altri che la ri-
guardano come sacerdotesse, prendono l'etimologia