Page 832 - Lezioni di Mitologia;
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da fit/*£o,aa:e, imito , e sono propriamente le Baccanti
che imitavano le prodezze virili guerreggiando , e
nei tirsi sotto foglie coprendo la punta dell' asta
colla quale uccidevano i malcauti, sebbene a que-
ste ancora Pausania dà il nome di Menadi. Ad esse
andavano miste l' Amazzoni, nell' esercito almeno
del vecchio Bacco, al cui aiuto, secondo Diodoro,
le condusse Minerva. Costoro par che possano ri-
conoscersi al vestito corto che s'incontra nei vasi.
Lene eran tenute dagli antichi le ninfe degli
strettoi, dice il Costantini, come le Naiadi dei fon-
ti. L'etimologia è da ^vjvós, torcolare, onde pure e
Bacco leneo, e le feste lenee. Le ministre, che Stra-
bene chiama così, non erano punto ninfe, ma do-
vettero avere partìcolar cura dell' uso del nuovo
vino e delle feste fatte in quell'occasione : il resto
han .comune colle Baccanti trovandosi per titolo
dell' Idilio di Teocrito Lene , o le Baccanti , e te-
nendo lo stesso rito delle pelli, del tirso , dei ca-
pelli sparsi, come par si raccolga in Tacito nel li-
bro XI degli Annali. Egli descrive Agrippina mentre
celebra i Vinali, nei quali vedeasi la principessa
col suo coro scorrere per la reggia nel modo che
Euripide descrive Agave nel Citerone.
Non è dunque da dubitarsi che quelle nei vasi
dipinti dispensan vino, o siano di questa classe o
ne imitino il ministero : potrian talora sopporsi fra
coloro che mescon liquore ancora le Naiadi, che
alcuno ha detto aver temprato coli' acqua il vino
alla compagnia di Bacco, perchè non nocesse, ma
vi è altra più plausibile ragione per inserirvele.