Page 156 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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        colo (i) che doveva commettere questo atten-
        tata, come poteva egli disputare  gli onori del
        passo ad un vecchio che incontra sulla strada
        e per un. leggiero insulto toglierlo' di vita insie-
        me eogli schiavi che lo accompagnavano ?
           Zopiro. Egli non fu padrone della sua col-
         lera-        *•  «  •  .  •
           Teodetta. Dovea ben, esserlo: i filosofi non
         ammettono passioni tanto violenti da  poterei
         costringere {a) j e se gli spettatori meno illumi-
         nati sono più indulgenti, sanno per altro che
         l’eccesso momentaneo d’ una passione basta per
         trarci all’abisso.
           Zopiro. Osate voi di condannare Antigone
         per avere, in disprezzo d’un ingiusto divieto,
         accordato la sepoltura a suo fratello?
           Teodetto. Ammiro il suo coraggio j la.com-
         piango d’ esser ridotta  alla dura alternativa di
         due opposti doveri ; ma finalmente la legge era
         espressa (3). Antigone l’ha violata, e la sua con-
         danna ebbe un pretesto. Se fra le cause asse-
         gnate alle sventure del personaggio principale,
         alcuna ve ne fosse agevole a scusarsi , allora voi

          (1) Idem nell Edip.  tir. v. 8 ia.
                            t. a, p. 28 . ec.
          ( 2 ) Arisi, dei cast. L 3,c. », 2 , 5 ,
          (3) Sofocl nell Amig. v. 4^4-


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