Page 159 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA. »5 9
sta. La fortuna il colmava di doni? Non teme-
te, dicevano essi: gli Dei con siffatti favori
sogliono prenderlo alle reti (i). Soffriva egli
qualche rovescio inseparabile dalla umana con-
dizione ? Ecco , gridavano essi , lo sdegno cele-
ste che doveva piombare sui suo capo. Gli riu-
sciva forse di sottrarsi al castigo in vita? Il
fulmine none che sospeso, aggiungevano : i suoi
figli , i suoi nipoti porteranno il peso e la pena
della sua iniquità (2). In tal guisa il popolo si
accostumò a vedere la vendetta divina persegui-
tare il reo fino all* ultima sua generazione : ven-
detta considerata come giusta riguardo alla per-
sona che T aveva meritata, e come fatalità ri-
guardo a quelli che avevano raccolto questo
funesto retaggio. Con questa soluzione si credet-
te di spiegare quella concatenazione di misfatti
e di disastri che distrussero le più antiche fami-
glie della Grecia. Citiamone alcuni esempi.
Eneo, re degli Etoli, trascura d’offrire sa-
grifici a Diana, pronta a vendicarsi de’suoi di-
sprezzi; di là que’ flagelli moltiplicati che portano
la desolazione ne’ suoi Stati ( 3 ), quegli odj mi-
(1) Eschil. nel Pers. v. 9 5.
(a) Erod. I. 1 , c 91. Eurip. neltlppol. *>• 83 * e i 3?&.
( 3 ) Qmer. lliad. 9, v. 639.
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