Page 152 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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VIAGGIO b’àNACARSI
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Hiigliarizzata colle atrocità. Non pano già di
q uè’ delitti , il cui racconto stessa* spaventevo-
le, di quegli sposi , di quelle madri , di que’ fi-
gli, scannati per mano delle persone più care che
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avessero al mondo ; voi mi rispondereste che
questi fatti sono consagrati dalla storia ; che so-
vente vi furono raccontati nella vostra infanzia ;
oheappartengono a secoli tanto remoti, che non
eccitano più per conseguenza che il terrore ne-
cessario alla tragedia. Ma voi avete il funesto
segreto di aumentarne l’orrore. Mi si drizzano i
capelli per raccapriccio, quando alle grida di
Glitennestra, che Oreste suo- figlio ferisce dietro
la scena , Elettra figlia di lei sciama sulle scene :
un altro colpo , se non basta il primo ( i ).
i Teodetto. Sofocle in tutto il dramma ha
sparso un si grande interesse sul destino di que-
sta principessa , essa è tanto satolla di calamità
e di obbrobrio , ha sofferto tante convulsioni di
timore di disperazione e di gioia, che senza
osare di giustificarla, le 6i perdona questa trat-
to di ferocia in quel primo moto. Osservate che
Sofocle ne prevenne l’effetto, e che per correg-
gerlo fa dichiarare ad Elettra in una scena pre-
(») Sq/ocI. nell EltUfra v. i 438 .
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