Page 148 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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         I 48    VIAGGIO d’aNACAUSI
         di tempo sia passata fuori del teatro una folla di
         avvenimenti che richiederebbero gran parte della
         giornata  ( i ) ? Perchè non ci urta una tale inve-
         risimiglianza ? perchè lo spettatore , strascinalo
         dalla rapidità dell’azione  , non ha nè il tempo
         nè la volontà di riflettere sulla condotta e di ab-
         bandonarsi a calcoli che indebolirebbero la sua
         illusione {a).        :
           Qui Unisce la prima sessione.  .
              SECONDA SESSIONE.
           Il giorno seguente  , quando tutti fummo di
         nuovo adunati  , Zopiro disse a Teodetto : Voi
         ci faceste j eri vedere che la illusion teatrale deb-
         b’ essere fondata sulla unità dell’ azione, e spe-
         cialmente sulla verisimiglianza  j ora che cosa si
                    *  ’  *
         richiede di più ?
                   •
                           ’
                           i
         .       -        .
                nel Edip. a  Colon, v.  i 6 a 5  e
          (») Sofocl.
         Idem nelle Trachin.  v. 64 3 e 747 - Eurìpid. neltAn *
         drom. v. 1008 e 1070. Brumoy  t.  4 * P- *6. Dupuy
         trad. delle Trachin. nota 24*
          (a) Nella Fedra di Racine non si ci avvede che nel
         tempo che si recitano Z'j versi , fa d uopo che Ancia,
         dopo lasciata la scena, giunga al luogo dove  i co.
         valli si sono fermali , e die Teramene abbia  il tem~
         po di ritornare a Teseo.
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