Page 146 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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         1 46   VIAGGIO o’ANACARSI
         vìssuto vent’anni eoa Jocasta  senza informar»
         delle circostanz-e della morte di Lajo ?
           Teodetto, No, certamente  ; ma  l’ opinion
         generale supponeva il fatto  ; e Sofocle  , per sal-
         vare  1’ assurdo , non cominciò l’azione se non
         al momento in cui terminano i mali che affligge-
         vano la città di Tebe. Tutto quello ch’era pas-
         sato prima d’ un tal momento, è fuori del dram-
         ma  , come mi ha fatto osservare Aristotele ( 1 ).
           Niceforo. Il vostro amico per iscusar Sofo-
         cle, gli suppone un’intenzione che non ebbe
         giammai. Imperciocché Edipo  fa apertamente
         la confessione della propria ignoranza  ; dice egli
         stesso che non seppe mai le circostanze della
         morte di Lajo :  dimanda in qual luogo, quel
         principe fu assassinato  , se a Tebe , se in cam-
         pagna, o se in paesi lontani  2 ). Che! un avve-
         nimento , al quale egli era debitore della mano
         della regina e del trono , non giunse mai a  fis-
         sare la sua attenzione L nessuno mai gliene par-t
         lò! Confessate che Edipo non era molto curio-
         so , e che la sua corte era ben taciturna.
           Teodetto cercava indarno di giustificar So-
         focle : noi fummo tutti dell’ avviso di Niceforo*

          (1) Idem ivi c. 24» P> fy»,  \  .
          (2) Sqfocl. nel? Edipo Uria v. uà e 228.



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