Page 186 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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1 86   viaggio d’anacarsi
        renderli oscuri con vani ornamenti (i). Evitate
        (espressioni ignobili (a). Ad ogni specie di dram-
        ma conviene un tuòno particolare e colori di-
        stinti (3). Cleofonte e Stendo avendo ignorata
        questa regola , usano un linguaggio che si avvi-
        cina a quello della commedia (4).
          Niceforo. Io discerno un’altra causa. Il ge-
        nere che voi trattate, è tanto fattizio, il nostro
        è tanto naturale , che voi altri siete ad ogni mo-
        mento obbligati di passare dal primo al secon-
        do, e di prendere in prestito  i nostri pensieri, i
        nostri sentimenti, le nostre maniere,  le nostre
        facezie e le nostre espressioni.  Io non  vi citerò
        che autorità rispettabili , Eschilo, Sofocle, Eu-
        ripide , facendo giuoco di parole ed insipide al-
        lusioni ai nomi dei loro personaggi (5):  il  se-
        condo di questi poeti  (6) che pone in bocca di
        Ajace quelle parole che fanno stupire: « Ahi!

         (1) Idem poet. c. 24, p . 672. E.
                         .
         (2) Alev.  I. 4  , c.  i 5  , p.  i 58 . Casaub. ivi p.  i 3o.
         ( 3 )  Qui// 1.  I.  10,  c. 2  , p. 65 o.
         (4 ; Aristot. retlor,  l. 3  ,  c. 7  ,  t.  2. p. 690. Idem
        poet.  c. 22  , p. 669.
         ( 3 ) Eschil. Agameti,  v. 690. Eurip. Fenis.  v. 5 ”-9
        e  1 600. Idem Troad.  v. 990. Arisi, rettor. L  2,  c. aò,
        *• 8  . P- $79-
         (6)  S'j/ocl. veli Ajace v. 43o.

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