Page 294 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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fia ( i ) ; ma o inasprito fosse dalle calamità , ovw
vero dal progresso rapido della corruzione, pose
tant’ asprezza ne’suoi discorsi e nelle sue manie-
re, che alienò tutti gli animi. Egli combatteva
per la stessa causa di Socrate che viveva ai suoi
tempi , e di Diogene con cui tiene moltissima
somiglianza. Il loro destino è stato vario secon-
do il vario genere di conflitto. Diogene combatte
i viaj col ridicolo, e noi ridiamo con lui: Sa-
crate li perseguita con le arn» della ragione , e
gli costò la vita: Timone con quelle del mal
umore: egli cessò d’essere pericoloso, e fu trat-
tato da Misantropo, espressione allora nuova
che fini di screditarlo presso la moltitudine, e
lo screditerà forse per sempre presso la poste-
rità ( 2 ).
Io non so darmi a credere che Timone ab-
bia abbracciato colla sua censura tutto il gene-
re umano. Egli amava le donne (3). No, rispo-
se tosto Stratonicoj egli non conobbe l’amore,
poiché non conobbe T amicizia. Rammentate ciò
che disse a quell’ Ateniese che pareva da lui
amato , e che in una cena da solo a solo con cs-
(1) Plinio l. 7, c. 19, L i, p. 385. Suida in Tifi.
Scoliosi, rtAristo/, in Lisistr. v. 816.
(2) Antolog. I. 3, p. 218.
(3) Aristof. in Lisistrat. v. 8a«.
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