Page 295 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA. 2q5
so lui avendo sciamato : 0 Timone qual cena
grata ! non ne ricevette che questa risposta in-
sultante : Sì quando tu non vi fossi ( 1 ).
,
Questo non fu , disse Filota , se non forse
uno scherzo condotto dalla circostanza. Non giu-
dicate di Timone sulle deboli voci accreditate
dai suoi nemici ; ma da quella effusione di cuore
che gli veniva strappata dall’ indignazione della
sua virtù, i cui tratti originali non potranno
mai dispiacere alle persone di buon gusto. Im-
perocché dal canto d’un uomo che carica trop-
po l* amor del ben pubblico , le scappate del
mal umore sono piccanti, siccome quelle che
svelano interamente il suo carattere. Un giorno
egli si presentò alla bigoncia. Il popolo sorpre-
so di questa improvvisa apparizione, si tenne
in un profondo silenzio: « Ateniesi, diss’egli,
» tengo un picciolo terreno: sto per fabbricarvi»
n vi si trova una ficaia; debbo strappamela. IViol-
» ti cittadini vi si sono impiccati: se lo stesso
i) desiderio resta in alcuno di voi , lo avverto
n che non ha un momento da perdere (2) ».
Stratonico che non sapeva questo aneddoto,
ne fu sì contento che ritrattò la sua accusa. Non-
(1) Plutar. in Anton, t. 1 , p. 948.
(a) Idem ivi.
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