Page 290 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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*0P VIAGGIO d’aNÀCARM
chi vivono più di reminiscenza che di speran-
za (i). — Quante volte un’opera annunziata e
predicata anticipatamente ha deluso 1’ aspetta-
zione del pubblico ( 2 )!
Un àltro giorno si trattava d’infame quel
cittadino d’Atene che diede il suo voto contro
Aristide perchè era stanco di sentirlo sempre
,
chiamare il giusto (3). Io sento, rispose Prote-
silao, che in qualche momento di mal umore
avrei fatto lo stesso che questo Ateniese; ma
prima avrei detto all’assemblea generale: Ari-
stide è giusto : io il sono non meno di lui , altri
il sono non meno di me. Qual diritto ayete di
accordargli esclusivamente un titolo che fra tut-
te le ricompense è la più nobile? Voi vi rovina-
te con questa profusione d’elogi; ed una tale
brillante dissipazione non serve che a corrom-
pere le virtù dei cospicui, e ad abbattere quel-
le degli oscuri. Io stimo Aristide, e lo condan-
no; non perchè il creda colpevole, ma perchè a
forza d’umiiiarmi mi sforzaste ad essere ingiusto.
Fu poscia rivolto il discorso sopra Timo-
ne, che fu soprannomato il Misantropo, e la
•. . ; w*
( 1 ) Arìstot. rettor. L a , e. i3 , p. 665 B.
(a) Isocrat in Nicocle t. 1 , p. 64. f
(3) Fiutar, in Arisdd. t. 1 , p. 5àa.- Ctìm. TAìpot
in Arisdd. c. l. . ^
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