Page 289 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA. 48$
primo, a cagione della sua forma rotonda , fa-
ceva meno di cammino che la seconda. Gli dem-
mo la preferenza, perchè doveva approdare alle
isole alle quali volevamo discendere.
Noi formavamo una società di viaggiatori
che non potevano stancarsi di stare insieme. Ora
radendo i lidi, eravamo colpiti dalla rassomi-
glianza e dalla varietà delle prospettive; ora me-
no distratti dagli oggetti esterni , trattavamo
con calore alcune questioni, che in fondo non
c’ interessavano guari; talvolta argomenti di fi-
losofia , di letteratura e di storia empivano i
nostri momenti d’ozio. Un giorno si parlò del
pressante bisogno che abbiamo d’esternare le
forti commozioni che ci agitano l’ anima. Uno
di noi riferì questa riflessione del filosofo Ar-
chita: « Se sarai innalzato alla sublimità de’cie-
» li , sarai rapito dalla grandezza e dalla bellezza
« dello spettacolo, ma dopo i trasporti dell’am-
» mirazione succederà tosto il rammarico araa-
» ro di non poter dividerli con nessuno (i) ».
In questa conversazione ho raccolto alcune altre
osservazioni. Nella Persia (2} non è lecito di par-
lare di cose che non sia lecito di lare. — I vec-
( 1 ) Cicer. dell' amiciz, c. s3, t 3, /». 349*
(a) Erodi l. 1 i38.
, c.
Tomo X. 19
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