Page 287 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA. 2 87
perto o dalle loro divisioni, o dalle armi dell’i-
nimico ( 1 ), perchè non farebbero che sospen-
dere gli odj in luogo di estinguerli, e perchè
ancora lascerebbero sussistere troppo gl’inte-
ressi particolari in una confederazione generale.
Ci fu parlato di parecchi Cretesi che si distin-
sero coltivando la poesia e le arti. Epimenide,
che con certe cerimonie religiose si vantava di
placare il cielo sdegnato, divenne molto piè ce-
lebre di Misone, il quale altro non ottenne se
non d'esser collocato nel numero de’ sapien-
ti ( 2 ).
In parecchi luoghi della Grecia si conser-
vano con rispetto i pretesi monumenti della più
remota antichità : a Cheronea lo scettro d’ A-
gamennone (3), altrove la clava d’Èrcole e la
lancia d’Achille (4); ma io era più curioso di
scoprire nelle massime e negli usi di un popolo
gli avanzi della sua antica sapienza. I Cretesi
non frammischiano mai il nome degli Dei ai loro
giuramenti (5). Per premunirsi contro i peri-
(1) Aristot. della rcpubb. t. 2
, c. io, p. 333 . E.
Ptut. amor frat.
t. 2 , p, 490.
c. 11 ec.
(2) Meurs. in Crei. I. 4 ,
( 3 ) Pausan. I. 9, c. 4 o, p. 796.
(4 ) Idem t. 2, 3 , c. 3 <? 3 i, p. i 85 , 211.
( 5 ) Porfir. deir astia. I. 3 , §. 16, p. 261. Meurs*
& 4* c. 1 » p. 195.
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