Page 320 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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3xo       NOTE.
                 NOTA   Y.

           Sul canto e sulla declamazione della
               Tragedia , pag. ioi.
           Gli antichi su questo proposito non  ci la-
         sciarono che notizie assai deboli j e i critici mo-
         derni si sono divisi di parere quando si accin-
         sero a rischiararle. Si pretese che  si cantassero
         le scene, si asserì che non fossero che declama-
         te; alcuni soggiunsero che la declamazione si fa-
         ceva sulle note. Dirò ora in poche parole quale
         sia il risultato delle mie ricerche.
           i.° Si declamava spesso nelle scene. Ari-
         stotele parlando dei mezzi, dei quali si servono
         certi generi di poesia per imitare , dice che  i
        ditirambi,  i nomi, la tragedia e la commedia
         impiegano  il ritmo,  il canto ed  il verso, con
         questa differenza, che  i ditirambi e  i nomi gli
        impiegano titttie tre insieme, dovecbò  la tra-
        gedia e la commedia gl’ impiegano separatamen-
        te (t); e più abbasso egli dice che in un me-
        desimo pezzo la tragedia impiega ora  il verso
        solo , ed ora il verso accompagnato dal canto ( 2 ).
         (*) Aristot. della poesia  c.  i  ,  t.  2  , p. 653. B.
         (a) Idem ivi c. 6  , p. 656. C. N ópoi  , arie di mu-
        sica, da Xi'fiùi  distribuisco.
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