Page 32 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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22 LEZIONE SECONDA.
(lei sotterranei presso quella città, detti comunemente il Tesoro
d’ Atrco, jterchó creduti come luogo di deposito dei t(*sori di lui
;
(! le inuf|j di Tirinto fabbricate di pietre cosi enormi, die la più
piccola di esse non la potrebbero smover due muli. ‘ Questo
opero colossali richiedevano dicerto nei loro autori un’ industria
tutt’ altro che indifferente; e |ierò, quanto alla civiltà dei Pola-
sgi, noi erodiamo più vere le seconde tradizioni. Tanto più le
cretliamo in quanto che provenivano da paesi civili com’erano
l’TigiUo e la Fenicia ; o non ci pare inoltre molto probabile che
si sarebbero stanziali in Grec'ia mediante il solo uso della forza,
disgiunta affatto dalla superiorità dell’ ingegno e dell’ esperienza.
Cessando ora lo ricerche generali .sulla più o meno proba-
bilità storica contenuta nelle tradizioni che riguardano le immi-
grazioni nella Grecia, passiamo a dir qualcosa, nel modo stesso
che ci vengono raccontale dalla leggenda, delle genealogie che
furono originato dall’ immigrazioni medi'sime. Di tutto però sa-
rebbe affatto impossibile di parlarne ; perchè ogni jxipolo, ogni
gcnU.*, ogni aggregalo d’uomini che abbia avuto un po’ di vita
religiosa o politica, vantava la sua propria genealogia. I pitMioli
e poco importanti demi in cui T Attica ora divisa, avevano cia-
scuno gli antichi dei e gli antichi eroi, nè più nè meno della
grande Atene medesima.* Limitandoci dunque a quelle che eb-
bero più voga e che interessano maggiormente lo storico, co-
minceremo dalla più antica di tutte che fu quella d’ Argo.
11 fondatore di essa fu Inaco, figliolo deH’Occano e di Teli,
da cui prese il nomo il fiume che scorro sotto la città dove
e’ venne dall’ Egitto a capo d’ una colonia. Ebbe due figlioli ; Fo-
roneo che gli successe, ed Egialeo che andò a insignorirsi della
parlo del Peloponneso bagnata dal golfo di Corinto, alla quale
delle il nome d’ Egialea. A Foroneo, il di cui nome fu assai ce-
lebrato dalla leggenda della genealogia argiva, s’attribuisce più
die a Iliaco una missione incivililrice. Si dice che fu lui il primo
a far conoscere il foco a quella gente che per l’ innanzi viveva
in uno stato selvaggio, e a insegnarle tutto ciò che forma il fon-
damento d’ ogni vivere morale e civile ; e si soggiunge che dilatò
il suo dominio su tutto il Peloponneso. Gli successe il suo figliolo
Api che dette al Peloponneso il nome di Apia ; e a lui succes-
1 Pauunii, Corintia', 35,
- Grate, P. I, c tt.
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