Page 36 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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26        LEZIONE SECONDA.
       licenza, questi non commettessero colpe per  ignoranza, istituì
       un tribunale, chiamato l’Areopago, che gli tenesse in freno col
       diritto accordatogli da leggi imparziali. Questo trapasso notevole
       da uno stato selvaggio a uno stato civile non poteva produrre
       efifetti meno notevoli, non solo nei costumi della popolazione,
       ma anche nel numero della popolazione medesima. La quale in-
       fatti aumentò a segno che quando Gecrope volte sapere precisa-
       mente quanti fossero gli abitanti dell’Attica, si trovò che erano
       ventimila. Per ottenere il suo intento, aveva ordinato che ognuno
       di loro deponesse in un dato luogo un unico sasso  , e fece poi
       contare  i sassi deposti.
          Dopo Gecrope ebbe Atene altri sedici re, l’ ultimo dei quali
       fu Godro ma di quasi tutti costoro, le tradizioni non ce ne di-
           ;
       cono nuli’ altro che il nome. Quanto a Eretteo però ci fanno sa-
       pere che introdusse dei miglioramenti nella cultura del grano,
       e istituì in onore di Gerere  i misteri eleusini modellati su quelli
       che si celebrava in Egitto in onore d’ Iside. Assai più a lungo si
       trattengono intorno a Teseo e a suo padre Egeo, di cui parlere-
       mo altrove.
          Anche chi  si mostra più incredulo alla venuta di Gecrope
       nell’ Attica, conviene che  l’esistenza  d’ una colonia  straniera
       nella Beozia è fondata su delle solide autorità.  ‘ È forse però
       quella sulla quale (vera nel fondo) si sono accumulato più favole
       che sopra ogni altra. Si fa che Gadmo, figliolo d’ Agenore re di
       Fenicia e fratello d’ Europa che era stata rapita da Giove trasfor-
       mato in toro, parta dalla sua patria, per ordine del padre, allo
       scopo di rintracciar la sorella  si  dice che non trovandola , a
                    ;
       malgrado di molte ricerche che aveva fatto , si volgesse per con-
       siglio all' oracolo che, invece di rispondere a tono alla domanda
       di lui, gli ordinò di fabbricare una città nel luogo dove.l’ avrebbe
       condotto un bue  ; poi gli sono uccisi da un serpente  i compagni,
       mentre attingevano acqua a una fontana Gadmo lo ammazza e
                         ;
       ne semina  i  denti; dai denti seminati  del serpente nascono
       uomini armati che subito s’ azzuffano c  s’ uccidon fra loro ma
                                ;
       ne resta cinque, che fanno pace, e aiutano Gadmo a fondar la
       città nel luogo già designato dal bue. Si rida di queste favole; o
       vegga in esse, chi vuole, dei simboli  , e si diverta a far conget-
       ture. Noi diremo soltanto che Cadmo, unitamente ai Fenici che
          ‘ Thirlwall, c. HI.
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