Page 68 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī 67
che percepisce l’altro, sostengono che quello non rompe il digiuno. Chi
invece dice che la percezione è la stessa anche se il metodo è diverso,
quella è l’interpretazione di chi sostiene che ciò rompe il digiuno.
Quanto alla trasposizione di ciò che arriva nelle membra al di fuori
del ventre, è che colui che digiuna si trova in una Presenza divina e
viene a stabilirsi in una Presenza di similitudine (miṯāl), come nel suo
detto: “Adora Allah come se Lo vedessi”. Tra i servitori di Allah, c’è
chi, non essendo soggetto nel suo gusto spirituale al regime (ḥukm) della
similitudine (tamṯīl) e della comparabilità (tašbīh), subisce l’ef etto dalle
parole del Legislatore: “Adora Allah come se Lo vedessi”, sì che lascia
la sua scienza ed il suo gusto e discende in questo dimora spirituale
(manzila) per adab nei confronti della Legge e per una realtà essenziale
(ḥaqīqa) [colta] dallo svelamento: così [facendo] egli rompe il suo digiuno.
Oppure non vi discende e dice: “Io riunisco diverse realtà essenziali in
me stesso. In me c’è ciò che mi fa restare nello stato in cui mi trovo,
e ciò che esige la contemplazione di questa discesa (tanazzul): questo
dipende dal fatto che sto immaginando o che ho immaginazione”. Egli
sa che il Vero esige da lui che Lo contempli, in questa Presenza, da
questa realtà essenziale e da ogni realtà essenziale che è in lui. Questa
realtà essenziale che esige da lui ciò è specif ca per questa teofania di
similitudine, ed egli rimane nello stato di una realtà essenziale per cui
non c’è immaginazione né raf gurazione. Questa è la trasposizione di
chi ritiene che ciò che entra nelle membra al di fuori dello stomaco non
rompa il digiuno.
CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE DEL
BACIO (QUBLA) PER CHI DIGIUNA
Tra i dottori della Legge alcuni lo permettono, altri lo disapprovano
senza eccezioni, ed altri ancora lo disapprovano per il giovane (šābb) ma
lo ammettono per il vecchio (šayḫ).
Continuazione: la trasposizione di questa sezione. Questa
questione è opposta a quella di Mosé, su di lui la Pace, poiché egli chie-