Page 22 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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liil'atti dio c<is.'i rappresentino Tifone, Orlhros, la
riiimera ec. già si sa, od il sig. B., senza ripe-
tere le rose dette su di ciò da altri e da lui stesso,
rimanda al suo studio su Ercole e Caco, in cui ne
ha trattato ditìiisamente. Dumiuc, soggiunge, se la
Stingo appartiene a ipiesta generazione di mostri,
ciò ci conduco a pensare che Edipo sia un eroe dello
stesso carattere di Giove, Apollo, Ercole ec., in-
somma una personificazione della luce. Certo questo
ragionamento ilei sig. B. reggerebbe assai bene
se non ci fosse un difetto ben grave, un difetto di
logica. Che Esiodo abbia voluto rijiorre la Stìnge
in quella famiglia di mostri a capo di cui sta Ti-
fone, mostra forse davvero che essa debba ricono-
scere una comune origine con questi? Ci sono
talune autorità che si credono veramente auto-
revoli soltanto allora quando ciò torna comodo.
Quando le genealogie Esiodee non si trovano d’ac-
cordo colla spiegazione che si vuole assegnare ad
un mito, allora si sa l»ene come liberarsene. Si
dice che quelle genealogie sono l’opera di una
scuola teologica, la quale cosi le ha accomodate in
un’ epoi-a in cui i miti avean già perduto la loro
forma ed il loro significato primitivo, in cui molte
parti dell’antica tradizione erano sbiadite e perdute
art'afto c più d’ un elementi estraneo si era già
introilotto nel mondo mitologico dei greci, e che
quindi non c’ è da fidarsene, essendo esse assai
spesso arbitrarie ed in manifesta contradizione con
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