Page 33 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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      L’imo  tì r.iltro vocatxilo, ma principalmente dasi/u,
      è applicato, come contrapposto  di drya, a popoli
      non àrii, o ad una classe di àrii dispregiata e ri-
      dotta a vile condizione ('):  il significato di nemico
      domato, di schiavo si fissò in modo più speciale nel
      vocabolo ddsa. Che ambedue  i vocalxdi abbiano
      radice comune è opinione anche di Lassen,  il quale
      però crede che per dasyu non meno che per ddsa il
       significato originario fosse quello di servo. Benfey
      invece è d’ avviso che ddsa non dorivi già dalla
       rad. das ma dalla rad. dam (mansuefare, domare)
      dalla quale deriva pure  il greco dyd>;. Bopp lo fa
       derivare dalla rad. dds, dare.
        Quanto a Aaaj cominceremo dal notare essere
      tanto  inesatto  il dire che questa  voce significa
      schiavo quanto lo sareblje il diro la stessa cosa poi
       Davus dei comici latini. Non v’ha esempio in cui
       essa abbia quel significato, ed Esichio a cui si ap-
      pella  il  sig. B. non dice altro se non che Asta?
      è nome da schiavi, talvolta anclie da  lilìcri, e che
      fu puro introdotto nella comodia. Può essere che
      in origine, prima di divenir nomo proprio, avesse il
      significato di schiavo, ma può anche non es.sere.
      La derivazione poi di Xaó; da dioi trova una scria
      difficoltà in quel aambiamento del d in l che al sig.
        (‘) Cf. il dizionario di Pietroburgo s.  1. v. dasyu; Lassen
       Ind. Aliertìmmsk. I. pag. .52.'>, 821; Muir, Originai sanskr
       texts,  I. pag.  1 77. segg.


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