Page 34 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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B. pare naturalissimo e che pur non è tale. Por
provare la possibilità nt’/ greco di un cambiamento
siffatto non possono certamente valere gli esempi
addotti da lui dopo Max Mailer (')• f^lsa aj)-
pai’enza inducova in errore questo chiaro linguista
quando ravvicinava uàeràu e meditari verbi che
hanno radici allatto diverse (*). Oli esempi d«>tpu=
lacruma ( ant. dacruma ), ’0(Ju7«!>s = Ulyxes,
dingna ( ant. lat. ) = lingua non provano quel
caml)iamonto che pel latino, e che avesse luogo in
questa lingua nessuno ne dubita . Schleicher (*)
pen") che nota questo cambùnnento pel latino, non
fa altrettanto pel greco, e Curtius (*) dice che in
greco esso è «inaudito». Bupp (®) e Christ (*)
non hanno potuto citarne che esempi prettamente
congetturali.
Venendo finalmente al nome di Laio osserviamo
in primo luogo che l’ identità di dints; con
dasgu è 1)cn lungi dall’ esser quel fatto chiaro e
positivo che semitra credere il sig. B. Più comu-
ne e più verosimile è ro|)iuione che riporta
come lìai'?, a Jaéjj di cui la rad. corris])onde alla
(') Kuhn’s Ztitschrig, V, p. I.'i2.
(") Vinti Curtius (!mn(Jz. d. Gr. Et. pp. 297, 219, 280.
( 2.* ediz. ).
(*) Compcndium etc. I, p. 198.
(‘) Grunds. d. Gr. Et. pag. 32,5.
(*) Vergi. Grainm. I. p. 15 { 2.‘ ediz. ).
(") Grmdz. d. Gr. Laiilìeìire pag. 116.
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