Page 72 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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Citerò due esempi che sceijfo tra molti. In alcuni
racconti, la prodezza in premio di cui un re pro-
mette la mano di sua figlia consiste nel debel-
lare un suo nemico da cui sia gravemente mi-
nacciato; cosi, per esempio, nei racconti greci di
Telefo, di Archelao ec. Nella forma comune di
questi racconti 1’ enimma non ha luogo. Esso
però trovasi introdotto in un racconto valacco (*)
di questa categoria. In questo il re bianco è gra-
vemente minacciato dal re rosso, il quale gli
toglierà il regno se ei non sappia indovinare tre
enimmi che gli propone; ed un giovane che, sug-
gerendogli le risposte. Io libera, ottiene da lui in
premio la mano della figlia. Un altro esempio
s’ assomiglia anche più al caso nostro. È no-
tissimo quanto spesso figuri nei racconti greci il
Drakos. In nessuno dei numerosi racconti nei
quali esso figura si trova mai che proponga enim-
mi, ad eccezione di un solo. In questo esso muore,
come la Sfinge, appena i suoi enimmi sono stati
indovinati, e tutti i suoi tesori passano in mano al
vincitore (’). L’analogia ci conduce a pensare che
la stessa cosa sia accaduta j)cr la Sfinge, tanto più
che abbiamo già notato per qual ragione dovesse
preferirsi il fare Edipo vincitore in una tenzone
d’intelligenza anziché di forza.
(') Schott, WalOiChisclie Marrhen, iium. 9.
(’) Hahn, Urieck.nnd albati. Mtirchai II, p. 210.
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