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Tutta la bisogna di cotesta cri
tica della ragione pura contempla
tiva consiste adunque nel detto ci-
mento, per cangiare il procedere
sinora usitato in metafisica, e nello
imprenderne la totale rivoluzione,
sull'esempio dei geometri e dei fisici.
Quest'opera è quindi un trattato
s
mento contradditorio, eppure vero, di ri
cercare i movimenti osservati, non già negli
oggetti quali ce li offre il firmamento, ma
in chi sta osservandoli. In questa prefazione
viene solo proposta qual ipotesi, da poscia
esporsi nella critica, come analogica della
copernicana, la rivoluzione accaduta nella
maniera di pensare. Dessa è però confer
mata nell'opera, con prove apodittiche
anzi che ipotetiche, dalla natura delle no
stre idee dello spazio e del tempo, e dei
concetti elementari dell'intendimento: e so
lo è costì esibita qual ipotesi, affinchè più
rimarchevoli riescano i primi tentativi del
detto cangiamento, come quelli che sono
mai sempre ipotetici.
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