Page 29 - numero ottobre 2018
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Dalla prima pagina – Tecnologia e scuola
Integrare non vuol dire sconvolgere
Nuove tecnologie a scuola e fuori: alcune riflessioni
di Venerosi Pesciolini Elisabetta - Scuola & Tecnologia
iniziativa di due docenti, Jonathan Bergmann
e Aaron Sams, si è diffuso dal 2012 contem-
poraneamente all' uscita del primo manuale
in lingua inglese. Nel 2014 è uscito il primo
manuale in italiano, scritto da Maurizio Ma-
glioni e Fabio Biscaro con prefazione di Tullio
De Mauro.
Questa tecnica prevede un capovolgimento
delle fasi di apprendimento tradizionali: i ra-
gazzi studiano a casa con dei materiali asse-
gnati dal docente (video, slide, testi) per ap-
prendere in anticipo i contenuti; in classe
svolgono in piccoli gruppi quelli che sareb-
bero stati una volta i compiti per casa.
Esistono on line raccolte di unità di appren-
Lo sviluppo tecnologico investe tutti i campi, dimento dove gli insegnanti possono attin-
compreso quello dell'educazione, offrendo gere liberamente, caricare e condividere ma-
nuove possibilità e talvolta rivoluzionando teriali (www.flippedclassroomrepository.it )
anche il modo tradizionale di "fare scuola". o siti di case editrici, come Zanichelli e Pear-
Posto che i metodi tradizionali non andreb- son, che offrono contenuti analoghi.
bero comunque tralasciati e dimenticati, tutti
noi, che a diverso titolo facciamo parte della Per partecipare ad una conferenza o a un in-
comunità scolastica, siamo tenuti ad essere contro di formazione ci si può iscrivere ad un
aggiornati sulle nuove proposte che la tec- Webinar: un neologismo nato dalla fusione
nologia ci offre sia perché possono risultare di due termini web e seminar (seminario)
motivanti e utili ma soprattutto perché igno- che indica sessioni educative o informative
rarle significherebbe incrementare quel digi- alle quali si può partecipare via web. Ci si
tal divide, ossia la distanza tra noi e i nostri registra, ci vengono inviati un link, una data
alunni, nativi digitali, inquadrati nella touch- e un orario. In questo modo si può parteci-
screen generation per via dell'uso quasi pare all' incontro, spesso interattivo, dal pro-
esclusivo che fanno del "touch" presente nei prio computer, da scuola o da casa propria.
moderni "device" come tablet e smartphone. Quelli a pagamento sono acquistabili anche
mediante la carta del docente.
Vediamo nel dettaglio alcune novità che Persino il mondo dell'editoria e delle biblio-
hanno già cambiato il modo di fare scuola. teche è stato sconvolto in pochi anni dal
In classe viene spesso consentito l'uso del vento nuovo del digitale. Accanto ai libri car-
tablet per scopi didattici; alla lavagna tradi- tacei vengono pubblicati migliaia di titoli in
zionale già da alcuni anni si è affiancato l'uso formato elettronico (file PDF o ePub) che
delle LIM, lavagne digitali sulle quali è possi- possono essere letti sia su computer che su
bile proiettare video, slide e con le quali fare dispositivi dedicati: gli eBook Reader si dif-
lezioni interattive; in molte scuole i docenti ferenziano da un computer per il fatto che
usano un registro elettronico grazie al quale sono non retroilluminati, usano cioè una tec-
i genitori, in tempo reale, sono messi al cor- nologia completamente diversa da quella
rente delle assenze, delle note e dei voti ri- LCD dei tablet e dei cellulari; ci permette di
portati dai propri figli. caricare testi, di leggerli, di sottolinearli, di
Tra le metodologie innovative c'è il flipped inserire note, di fare ricerche collegandosi a
learning o flipped classroom (classe ca- Internet.
povolta). Questo metodo, nato negli Usa su Nelle biblioteche si stanno eliminando da
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