Page 129 - Bollettino I Semestre 2019
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CLASSIFICAZIONE
DIRITTO AL RISPETTO DELLA VITA PRIVATA E FAMILIARE – PROIBIZIONE DELLA TORTURA –
DIVIETO DI PUNIZIONI CORPORALI – INTERPRETAZIONE DELLA NOZIONE DI “GRAVE RISCHIO”
– RAPPORTI FAMILIARI.
RIFERIMENTI NORMATIVI
CONVENZIONE EDU, artt. 3 e 8
PRONUNCIA SEGNALATA
Corte EDU, Sez. IV, sentenza 21 Maggio 2019, O.C.I. e a. c. Romania, ric. n. 49450/17.
Abstract
La Corte EDU ha pronunciato una sentenza in tema di rapporti familiari, con specifico riferimento
ad una controversia sulla custodia di bambini a seguito di maltrattamenti perpetrati da uno dei
genitori, a carico della Romania riconoscendo che i provvedimenti giurisdizionali adottati non
avevano adeguatamente ponderato il grave rischio – previsto dall’art. 13 della Convenzione de
L’Aia in tema di sottrazione internazionale dei minori – al quale i minori sarebbero andati
incontro trasferendosi in Italia presso il padre.
Le affermazioni della Corte si muovono nel quadro giuridico fondamentale costituito dalla
Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, con cenni alla
Convenzione dell’Aja sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori e al
Regolamento Bruxelles II bis.
1. La ricorrente, in proprio e quale madre dei suoi figli P.A.R. e N.A.R., presentava ricorso alla
Corte EDU lamentando la violazione degli artt. 3 e 8 della Convenzione europea dei diritti
dell’uomo.
Il caso origina dalla denuncia penale per sottrazione di minori in un paese straniero, presentata
dal marito della ricorrente a seguito del rifiuto di quest’ultima di rientrare in Italia, luogo abituale
di residenza, insieme ai suoi figli, di doppia nazionalità (rumena e italiana). La stessa si era
determinata a tale decisione in considerazione dei comportamenti violenti tenuti dal marito in
danno dei figli e, anche, della sua persona, che l’avevano spinta a cercare rifugio in Romania.
2. Nel settembre 2015, il marito e padre dei minori aveva adito il Tribunale di Bucarest per il
ritorno in Italia dei suoi due figli, invocando le previsioni della Convenzione dell’Aja sugli aspetti
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