Page 46 - IL TASSELLO MANCANTE
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suo commesso. Per quale motivo di punto in bianco ha chiuso il

            negozio ed è sparito con il pretesto di un inesistente periodo di
            ferie? Sì… la situazione è molto intricata, ma non tutto è a suo
            svantaggio.  Mi  lasci  lavorare.  Per  prima  cosa  attendiamo  le

            conclusioni  della  Scientifica…  poi  quelle  delle  ricerche  che
            inizierò personalmente oggi stesso. Vede… non mi è mai piaciuto

            il ruolo dell’avvocato che spulcia soltanto le carte nel chiuso di
            un  Tribunale…  A  me  piace  muovermi,  agire,  vedere  con  i  miei
            occhi.  Esaminerò  l’elenco  di  tutte  le  persone  presenti  a

            quell’ultima serata a casa sua e comincerò a interrogarle una per
            una. La contatterò appena sarò in possesso di qualche risultato,

            per stabilire insieme la linea difensiva”.
            “Benissimo e, mi dica… la sua segretaria mi ha detto di parlare
            con lei per la parcella.”

            ”In  Studio  applichiamo  una  tariffa  uguale  per  tutti.  Per  una
            pratica ‘standard’ sono 1.000 euro, + 4% cassa previdenza + 22%

            iva…  Anticipo  500  euro,  da  versare  subito…  A  parte  vengono
            conteggiati gli extra per eventuali servizi aggiuntivi…”.
            Neppure  tanto,  alla  fine.  E  mentre  la  sua  mente  fantasticava

            sulla possibile natura dei ‘servizi aggiuntivi’, chiese i riferimenti
            bancari per il versamento. Lei gli porse un bigliettino con i dati

            dello Studio e si accomiatò con una stretta di mano e un sorriso
            disarmante,  come  mai  si  sarebbe  aspettato  di  ricevere  da  un
            legale. Appena si allontanò, il poliziotto riaccompagnò in cella un

            Roberto  un  po’  frastornato  ma  nuovamente  fiducioso.  Era
            contento che la sua scelta, tanto casuale quanto fortunata, fosse

            caduta  proprio  su  di  lei,  con  la  quale  si  era  sentito  subito  in
            sintonia.
            “Che donna!” continuava a ripetersi, ancora incredulo.

            Adesso  non  gli  restava  che  attendere,  sperando  in  qualche
            risvolto favorevole.

            Aveva ancora in mano i suoi fogli di appunti… si scoprì a leggerli
            e a rileggerli, come alla ricerca di una illuminazione. Che cosa gli
            sfuggiva? Dov’era il bandolo della matassa?... Aveva sentito con

            le  sue  orecchie  lo  sparo  e  le  grida  di  Antonio.  E  cominciò  a
            pensare  a  un’altra  ipotesi…  E  se  il  suo  amico  quando  è  stato



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